Iva su infissi della prima casa: tutto quello che devi sapere

Come si calcola l’Iva su infissi della prima casa: guida aggiornata al 2021

Se devi sostituire le finestre di casa, probabilmente ti interesserà sapere che puoi usufruire di agevolazioni fiscali che possono alleggerire la tua spesa. Sai ad esempio che per l’acquisto degli infissi della prima casa l’Iva è agevolata?

Già da qualche anno l’Agenzia delle Entrate consente di usufruire di uno sconto dell’Iva su infissi della prima casa. Vi sono diverse aliquote a cui si può essere assoggettati, sempre inferiori a quella del 22%.

Iva su infissi prima casa: le diverse aliquote

– In caso di ristrutturazione dell’appartamento o interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, si applica al costo degli infissi e sui bene e servizi collegati, un’Iva pari al 10%. Fanno eccezione i beni significativi che restano al 22%.

– In caso di ampliamento, costruzione o completamento della prima casa, si applica un’Iva pari al 4% per l’acquisto degli infissi e per la manodopera. In caso di ampliamento l’agevolazione è consentita solo se la nuova costruzione non conferisce all’immobile caratteristiche di lusso.

– Per gli immobili di nuova costruzione, anche seconde o terze case, la fornitura di serramenti, anche senza la posa in opera, prevede un prezzo con Iva pari al 4%, sempre a patto che non si tratti di un’abitazione di lusso per l’impresa che costruisce, sale invece al 10% per i soggetti che non rappresentano l’impresa.

– In caso di costruzioni rurali, ad esempio una fattoria, che si intendono adibire ad abitazione o del proprietario o delle persone che vi lavorano, l’Iva sugli infissi è al 4%.

– L’Iva si attesta al 10% in caso di interventi di restauro, ristrutturazione edilizia, risanamento conservativo o anche ristrutturazione urbanistica di edifici in possesso del titolo abitativo.

In tutti i casi non compresi in questo elenco l’Iva su infissi della prima casa è sempre al 22%.

Cosa sono i beni significativi?

Se intendi ristrutturare la tua abitazione o sostituire gli infissi devi sapere cosa sono i beni significativi. Il calcolo dell’Iva sull’acquisto degli infissi è infatti diverso:

– 22% per i beni significativi

– 10% per le parti divise dai beni significativi.

 

I beni significativi sono:

– Infissi interni ed esterni

– Caldaie

– Videocitofoni

– Ascensori e montacarichi

– Impianti di sicurezza

– Condizionatori

– Sanitari e rubinetteria per il bagno.

 

Le parti staccate da questi beni sono:

– Tapparelle e scuri

– Zanzariere

– Veneziane

– Controtelai

– Inferriate

– Contro davanzali e copri profili.

Se il valore dei beni non significativi e dei servizi è superiore a quello dei beni significativi, si applica a tutta la fattura l’Iva al 10%.

Se vuoi sostituire gli infissi scegliendo modelli a risparmio energetico come gli infissi in PVC o in alluminio a taglio termico, si tratta di una manutenzione ordinaria, soggetta a Iva al 10% su una gran parte di beni significativi e sulla manodopera. Sulla parte restante si applica l’iva al 22%.

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