Cos’è e come migliorare la protezione acustica delle strutture sanitarie grazie alle finestre
Diversi studi hanno evidenziato che l’eccessivo rumore affatica ulteriormente il corpo in via di guarigione, rallentando il recupero e allungando i tempi di degenza. Proprio per questo viene considerato di fondamentale importanza mettere in atto misure per la protezione acustica nelle strutture sanitarie.
Il benessere dei pazienti, insieme all’eccellenza delle cure, è il fattore a cui si presta più attenzione quando si deve scegliere tra le diverse strutture private. Bisogna poi considerare che i pazienti che si sentono coccolati parleranno bene del loro periodo di degenza, invogliando altre persone a rivolgersi allo stesso ospedale o alla stessa clinica.
Nella fase di progettazione o di ristrutturazione degli ambienti, c’è molto che si può fare per migliorare il comfort e il benessere degli ospiti, ad esempio si può intervenire sulle finestre per ridurre il rumore in ospedale che proviene dall’esterno.
Protezione acustica strutture sanitarie: ecco cosa dice la normativa in materia
La progettazione acustica degli edifici è disciplinata dalla Legge 447/95, “Legge quadro sull’inquinamento acustico” e dal DPCM del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”.
Per la protezione acustica delle strutture sanitarie e anche degli altri edifici si deve poi fare riferimento a normative europee come la UNI 12354 che fornisce linee guida per il calcolo e la valutazione dell’isolamento acustico degli edifici.
I parametri variano in base alla destinazione d’uso del palazzo. Per gli edifici destinati a ospitare ospedali o strutture sanitarie il progetto acustico deve tenere conto dell’isolamento delle stanze mirando anche a ridurre il rumore nelle aree comuni per favorire il benessere dei pazienti.
Come migliorare l’isolamento acustico scegliendo le finestre giuste
Le finestre adatte alle strutture sanitarie devono rispondere a determinate caratteristiche:
- i materiali devono essere facilmente igienizzabili, devono essere esclusi i materiali porosi e resistenti ai prodotti disinfettanti, sono invece da preferire l’alluminio o alcune tipologie di PVC che richiedono poca manutenzione e si puliscono in modo efficace;
- maniglie o meccanismi a scomparsa riducono la superficie dove si possono accumulare polvere o batteri;
- il livello di isolamento acustico e anche termico deve essere ottimale per evitare dispersioni di calore, ingresso di spifferi con conseguente formazione di muffa e contribuire al benessere dei pazienti;
- nelle aree sensibili come quelle adibite al deposito dei medicinali sono da preferire gli infissi antieffrazione che assicurano un maggior livello di sicurezza;
- la superficie vetrata deve essere massimizzata per consentire un maggiore ingresso della luce naturale.
Dove trovare gli infissi giusti per delle strutture sanitarie?
Gli infissi che rispondono a tutte queste caratteristiche e rispettano le norme di protezione acustica delle strutture sanitarie sono quelli in PVC e in alluminio a taglio termico, due materiali isolanti semplici da igienizzare e che richiedono poca manutenzione.
L’ideale è scegliere modelli con vetro fonoassorbente e con profili ridotti, che lasciano spazio alla superficie vetrata. Nel catalogo di Schulz si possono trovare diversi modelli di finestre perfette per contesti sanitari, che sono sicure, massimizzano l’ingresso della luce naturale e che sono resistenti ai tentativi di effrazione.
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